Nel libro viene narrata la storia della Pechino-Parigi, un raid automobilistico realizzato nel 1907.
La finalità di tale tragitto percorso in automobile, non era di certo quello di fare una gara automobilistica ma tutt'altro. Questo infatti era una grande scommessa
tecnologica sulle automobili che all'epoca non erano ancora considerate come un mezzo possibile di trasporto. I sostenitori del raid Pechino-Parigi, sentivano l'esigenza di dimostrare a tutti, che l'automobile poteva diventare un comune mezzo di trasporto e che per esempio poteva far concorrenza al treno.
Il 31 gennaio del 1907, dopo aver pubblicato un annuncio sul quotidiano francese "Le Matin", aderirono una quarantina di equipaggi. Il percorso da fare era molto lungo, erano circa 16.000 chilometri. Fin da subito si distinse la superiorità tecnico-organizzativa dell'equipaggio italiano composto dal principe Scipione Borghese e dal suo chauffeur Ettore Guizzardi. Con loro era presente Luigi Barzini, inviato speciale del corriere della sera che narrerà in seguito tutta la storia.
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